Letture 2014

Mari di grano e altre poesie armene

 
Index del.icio.us





Passano i venti -

ed i miei grani dolcemente si svegliano;

per le loro venne scorre un fremito immenso.

Giù dai fianchi verdeggianti del colle

passano i mari.








Una voce sconosciuta arriva a noi dalle “terre dei Nairì”, dal paese d' Armenia, l' antico altipiano sotto il monte Ararat, dove secondo la leggenda si posò l' arca di Noè. E' un canto di poesia e di saggezza, sono le parole di un dotto e dolce contadino-veggente che fu un grande poeta, e fu ucciso a trent' anni, nel fiore del suo genio; ma in trent' anni di vita fece in tempo a percorrere tante strade, a perdersi in affascinanti errori e a ritrovare la sua via: la sua donna, la sua terra, la sua fede. E una patria per cui morire.



(Dall' introduzione di Antonia Arslan)

JAlbum 7.3